PROGETTO GEORYDER - UNA NUOVA ERA PER IL TRASPORTO ORBITALE

È iniziato il progetto GEORyder, che punta a rivoluzionare le operazioni satellitari grazie all'impiego di veicoli di trasferimento orbitale (OTV) per la gestione di payload su orbite geostazionarie. L'iniziativa è guidata da Infinite Orbits e finanziata dalla Commissione Europea.

Il progetto GEORyder, guidato da Infinite Orbits e finanziato dalla Commissione Europea tramite il programma Horizon Europe 2023, rappresenta un'importante innovazione per le operazioni satellitari e il trasporto orbitale.

L’iniziativa mira a sfruttare i veicoli di trasferimento orbitale (OTV) come soluzione per portare i payload nelle loro orbite geostazionarie (GEO) attraverso operazioni di prossimità su orbite altamente ellittiche, come le Geostationary Transfer Orbits (GTO).

Con il passaggio a piattaforme satellitari più piccole, che dispongono di una capacità limitata di combustibile, è diventato fondamentale trovare metodi alternativi per raggiungere l’orbita geostazionaria senza compromettere l’efficienza.

GEORyder risponde a questa sfida tramite l’impiego di OTV capaci di catturare payload rilasciati su GTO da lanciatori commerciali, trasportandoli alla loro posizione GEO e ritornando poi in GTO per rifornirsi in orbita e prepararsi per ulteriori operazioni.

Il progetto vede il coinvolgimento di Mauro Massari, Pierluigi Di Lizia, Michele Maestrini, Niccolò Faraco, Luigi De Maria, Annachiara Ippolito e Luca Giorcelli del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Aerospaziali del Politecnico di Milano, che contribuiranno con l’analisi della missione e lo sviluppo di algoritmi avanzati per il controllo e la navigazione del veicolo. Il lavoro si concentra su strategie di manovra precisa, guida, navigazione visiva e controllo robusto per facilitare le operazioni di rendez-vous e docking.

Il progetto GEORyder si pone come una pietra miliare nel settore spaziale, garantendo un trasporto più sostenibile e una gestione più efficiente delle infrastrutture orbitanti, aprendo nuove prospettive per il futuro dell’infrastruttura spaziale.

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